Giorgio Gemisto Pletone, Trattato delle virtù / traduzione a cura di Pavlos Jerenis, Raffaelli Editore, Rimini, 1999, pp. 64, € 9,30
È qui per la prima volta tradotta in lingua italiana un’opera del filosofo bizantino ''capo del misticismo greco, che ebbe origine nel neo-platonismo, e che sotto la bandiera di Platone si faceva incontro ai latini avvolto dall’aureola di una dottrina misteriosa ed arcana''. Adottando lo schema platonico, Giorgio Gemisto Pletone (XIV-XV sec.) distingue quattro virtù principali, temperanza, coraggio, giustizia e prudenza, ciascuna delle quali viene suddivisa in tre sottovirtù, per un totale di dodici. La prospettiva sia nei caratteri generali che specifici è inconfondibilmente neoplatonica e fieramente opposta a una epistemologia aristotelica fondata sul sillogismo dimostrativo.
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